Superbonus 110% e altre detrazioni per la casa: cosa succede nel 2022

Gli italiani hanno dimostrato i apprezzare i diversi bonus messi a disposizione del Governo per intervenire sulle proprie abitazioni, migliorandole, godendo allo stesso tempo di diverse facilitazioni fiscali. Ma cosa succede ora con la nuova legge di Bilancio e l’avvio dell’anno nuovo? A parte qualche piccola modifica, la gran parte delle misure messe in campo per la casa resta valida, a cominciare dal Superbonus 110% che consente di effettuare lavori importanti di efficientemente energetico (e non solo) a costo pressoché zero. Vediamo le novità introdotte e cosa prevede la legge per l’anno nuovo.

Il Suerbonus 110% resta anche nel 2022, senza limiti Isee

La questione più spinosa sul tavolo era il tetto Isee di 25mila euro previsto per le ville unifamiliari: bene, nell’ultima versione della legge questa voce è stata cancellata. In sostanza, quindi, il credito d’imposta al 110% rimane così come è, a condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo. Le proroghe si applicano anche per la realizzazione degli interventi trainati. In generale il superbonus prevede delle scadenze differenziate in base al soggetto beneficiario. Per dare maggiore stabilità e certezza ai proprietari di abitazioni che decidono di cimentarsi nei lavori di restyling, precisa una nota di Adnkronos, viene introdotta la proroga di 3 anni (2022, 2023 e 2024) per poter usufruire delle detrazioni fiscali spettanti per le spese sostenute per interventi di efficienza energetica, di ristrutturazione edilizia, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. In alternativa sarà possibile cedere il credito d’imposta a banche e intermediari finanziari oppure per ottenere lo sconto in fattura. Per i mobili l’importo massimo detraibile nel 2022 è fissato in 10.000 euro, mentre scende a 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024. Per i condomini e le persone fisiche, inoltre, il superbonus prevede una proroga al 2025 con una progressiva diminuzione della percentuale di detrazione (dal 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 fino al 65% per quelle sostenute nell’anno 2025). Si proroga la possibilità di avvalersi della misura per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa (fino al 30 giugno 2023). Per gli stessi soggetti, qualora siano stati effettuati lavori (al 30 giugno 2023) per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo, la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023.

Gli altri bonus

Il bonus facciate, destinato al recupero o restauro della facciata esterna di specifiche categorie di edifici, viene esteso fino al 2022 (riducendo dal 90% al 60% lo sconto). Bonus anche per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche, e si introduce un credito d’imposta per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Resta invece fino al 2024 l’agevolazione fiscale per la sistemazione ‘a verde’ di aree scoperte di immobili privati a uso abitativo. La detrazione dall’imposta lorda è del 36% della spesa sostenuta, nel limite di spesa di 5.000 euro annui e pertanto entro la somma massima detraibile di 1.800 euro.