Nuovi rincari per i mutui a tasso variabile?

Secondo le attese sembra ormai certo un nuovo aumento dei tassi di interesse, che questa volta potrebbero salire di 50 punti base, con inevitabili ricadute sulle rate dei mutui variabili. Il 15 dicembre si è tenuta infatti l’ultima riunione della Banca Centrale Europea, e secondo le simulazioni di Facile.it, a seguito del nuovo incremento, per un mutuo variabile medio nei prossimi mesi la rata mensile potrebbe aumentare di quasi 35 euro. Con un aggravio complessivo di circa +39% rispetto a inizio anno. La stima di Facile.it sull’impatto dell’aumento non tiene in considerazione l’ammortamento della quota capitale, elemento che potrebbe variare in base alle caratteristiche del mutuo.

“L’Euribor tende a cambiare sulla base delle aspettative dei tassi BCE”

“L’Euribor, l’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, tende a cambiare sulla base delle aspettative dei tassi BCE, ma non è detto che lo faccia in misura uguale. Per capire quindi come varieranno nel concreto le rate dei mutuatari, bisognerà aspettare di vedere come l’indice si muoverà rispetto alle decisioni della Banca Centrale -, spiega Ivano Cresto, Managing Director prodotti di finanziamento di Facile.it -. In ogni caso, l’impatto dell’aumento sarà differente per ciascun mutuatario in base ad alcuni fattori, tra cui l’importo residuo del finanziamento e il numero di rate mancanti. Il consiglio per chi ha un mutuo variabile è di stabilire la soglia massima oltre la quale la rata potrebbe diventare insostenibile”.

A dicembre la rata è arrivata a circa 602 euro

Facile.it ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni (LTV 70%, Euribor3m+1,25%), sottoscritto a gennaio 2022, analizzando come è cresciuta la rata da inizio anno a oggi e come potrebbe ulteriormente salire nei prossimi mesi ipotizzando due scenari. Un aumento dell’Euribor di 0,50% e uno di 0,75%. Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio e usato nell’analisi è pari a 0,67%, corrispondente a una rata mensile di 456 euro. Se nella prima parte del 2022 le rate sono cresciute del +13 euro da gennaio a giugno, a partire da luglio gli indici dei mutui hanno iniziato a salire in modo consistente, e dopo i tre aumenti dei tassi da parte della BCE, a dicembre la rata è arrivata a circa 602 euro, quasi 150 euro in più rispetto a quella iniziale.

Costo del denaro: aumento di 50 o 75 punti base?

Se la BCE dovesse confermare un nuovo aumento del costo del denaro di 50 punti base, ipotizzando che l’Euribor cresca in modo analogo, la rata mensile del mutuatario salirebbe, nei prossimi mesi, a circa 636 euro, vale a dire quasi 35 euro in più rispetto a oggi e 180 in più rispetto a inizio anno (+39%).
Se invece l’aumento fosse più alto e pari a 75 punti base, la rata potrebbe addirittura arrivare a circa 653 euro: oltre 50 euro in più rispetto a oggi, e 197 euro in più se paragonata a quella di inizio anno.